- 1334 (preesistenze intorno)
- Cuccurano si estende per un vasto tratto lungo la consolare Flaminia; prende il nome da un antico castello di cui poco si conosce. Poco lontanto dal castello, demolito nel 1334 per volere di Guido da Carignano dopo aver battuto le truppe della Marca, sorgeva la pieve di Ferretto. Della vecchia pieve di Ferretto non rimane più nulla se non i due dipinti: la pala raffigurante San Biagio, della scuola del Ceccarini, e la Vergine del Rosario con San Biagio, del XVI secolo, entrambi custoditi nella nuova chiesa parrocchiale del paese. La pieve, citata in molti antichi documenti sotto il titolo di “Plebs S. Blasii de Cucurano”, sorgeva sulla collina di Ferretto in un’area a poca distanza, dietro l’attuale cimitero.
- 1925 (costruzione intero bene)
- il complesso parrocchiale, costruito su disegno dell’architetto Castelli di Milano in uno stile revivalistico di tipo romanico-lombardo, si deve all’opera infaticabile del parroco don Alessandro Rivelli (1875-1949) che per quarantatrè anni resse la parrocchia di San Biagio. La chiesa, edificata nella pianura a poca distanza dalla consolare Flaminia, venne consacrata il trenta agosto 1925. Le spoglie di Monsignor Rivelli riposano in un’urna collocata nella fiancata di sinistra della chiesa, dove c’è anche il suo ritratto, opera del camaldolese Padre Tarciso Generali, monaco del vicino eremo di Monte Giove.
- 1945 (demolizione intorno)
- la pieve di Ferretto era dedicata a San Biagio, santo molto venerato in queste campagne. Infatti, non lontano, sorgevano altre due chiese sotto lo stesso titolo, quella di Brettino e quella di Marano. L’edificio venne demolito nel 1945 perché oramai era pericolante a causa delle bombe che lo avevano colpito durante la seconda guerra mondiale; l’edificio era già stato chiuso al culto in seguito alla costruzione della nuova chiesa di Cuccurano nel 1925.